Benvenuti visitatori,
mi presento, sono Maurizio Guerra, ho le mie radici in questo territorio dove da sempre abito e da alcuni anni, in collaborazione con mio figlio Emanuele, gestisco questo B&B. Abitiamo nella stessa struttura, e questo ci permette flessibilità di accoglienza sugli orari di arrivo degli ospiti.
Il soprannome del mio casato è “Garibaldi”. In Romagna come da felliniana memoria tutte le famiglie hanno un soprannome.
Le origini del mio soprannome è dato da una circostanza abbastanza curiosa: Anita, moglie di Garibaldi, ha scambiato il vestito che indossava con la mia trisavola Giulianelli Augusta classe 1820, gestiva una locanda per i viandanti in località “Billi” comune di Pennabilli. Nella tarda serata del 30 luglio del 1849, il plotone di Garibaldi in ritirata da Roma e diretto nelle Valli di Comacchio, braccati dall’esercito Austro Ungarico, bussa alla porta e chiede da mangiare e da bere per una donna incinta di qualche mese e sfinita dal viaggio, quella signora era Anita che per amore aveva seguito il suo uomo. Anita indossava un lungo vestito chiaro aristocratico, scomodo e troppo vistoso per una signora in fuga, così dopo una breve sosta necessaria per rifocillarsi, in procinto di riprendere ancora un lungo e faticoso viaggio, vista la compatibile taglia, chiede a mia bis-bisnonna se gentilmente poteva fare cambio di vestito con lei, un vestito povero ed economico ma sicuramente pulito, pratico da indossare e soprattutto meno vistoso, le due signore si intesero subito e poco dopo l’una vestiva con l’abito dell’altra…. Da bambino molte volte ho ascoltato questa la storia e tutte le volte rimanevo incantato da come mia bisnonna riviveva quel momento, da come descriveva l’amore che sprigionava dagli occhi di Anita, disposta a seguire il suo uomo in qualsiasi circostanza e situazione…stremata e non in grado di recuperare le forze, dopo tre mesi Anita morì.
Ed ora per addentrarvi maggiormente nelle tradizioni delle famiglie romagnole vi propongo un breve viaggio attraverso il dialetto romagnolo che se ne va….
Me e bà de mi bà, Bastien, clera ned ma Maiul te mellenovcetenov, ia-veva de e sovranom “Garibaldi”, ed ènca tot i su fìul iha ciàpè e nom de bà.
Traduzione
Al babbo del mio babbo, Sebastiano, che era nato a Maiolo (PS) nel millenovecentonove gli avevano dato il soprannome “Garibaldi” ed anche i suoi figli hanno preso il nome del babbo.
Mio nonno paterno era detto “Garibaldi”, nome che si è tramandato da padre in figlio.